Giornata nazionale dello sport paralimpico

Domani la quinta edizione dell'appuntamento che coinvolge 35 mila ragazzi di elementari e medie. Discipline nella versione adattata per disabili, con dimostrazioni, esibizioni e la possibilità per tutti di mettersi alla prova.
E' Cecilia Camellini, l'atleta paralimpica del nuoto argento nei 50 e 100 sl ai Giochi Paralimpici di Pechino 2008 e Campionessa del Mondo nei 100 dorso e 100 sl, l'atleta simbolo della V Edizione della Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico, in programma domani 14 ottobre in 13 città italiane ( Genova, Torino, Avellino, Varese, Vicenza, Reggio Emilia, Lecce, Spoleto, Messina, Cagliari, Firenze e Campobasso e Roma) due in più rispetto al 2009, ed organizzata dal Comitato Italiano Paralimpico, con il supporto di Enel Cuore Onlus. Scopo della kermesse è quello di promuovere la pratica sportiva tra le persone disabili, coinvolgendo migliaia di studenti delle scuole italiane, associazioni di categoria e le società sportive delle federazioni paralimpiche sul territorio.
A Roma La manifestazione si terrà presso lo Stadio delle Terme di Caracalla, madrina d'eccezione sarà l'attrice Maria Grazia Cucinotta, presentatrice l'ex miss Italia Tania Zamparo, volto del tg sportivo di Sky, e ospite la cantante Alexia, che proporrà il suo pezzo "Grande Coraggio", colonna sonora della Giornata in tutte le città d'Italia.
L'evento sarà ripreso dalle telecamere di Sky Sport24, che trasmetterà l'evento in diretta a partire dalle 9 e fino alle 13 sul canale 200, e proporrà immagini in differita all'interno della rubrica di Fabrizio Macchi, in onda sempre su Sky Sport24 alle ore 22 del 14 ottobre stesso (in replica venerdì alle 10).
Molto bella e toccante la storia presentata sul "LA STAMPA" per la presentazione della giornata che si terrà per Torino al PalaRuffini:
"Dmitrijs Rukavisnikovs, ha 24 anni, è lettone e dopo un anno è tornato a giocare come ala nell’Hb Torino, la squadra di wheelchair basket che da questa stagione disputerà il campionato di A1. Probabilmente sarà sempre stupito di vedere tanta gente venuta a fare il tifo per lui e per tutti gli altri atleti che si esibiranno durante la giornata. In Lettonia non sono molte le manifestazioni così. Nel suo paese la disabilità è ancora spesso un tabù, una condizione quasi da nascondere, come lui sa bene. 
Dimas nasce con una malformazione ora diagnosticata come spina bifida, ma con l’uso delle gambe; in un ospedale lettone, durante un intervento alla schiena, qualcosa va storto e diventa paraplegico. A quel punto la sua vita cambia drasticamente, anche a causa di una famiglia problematica. Rimasto solo, il suo unico punto di riferimento è la nonna che vive in Svezia. Grazie a lei Dimas capisce che comunque non tutto è perduto e che forse qualcosa può evitargli un destino ai margini: lo sport, il basket in carrozzina. La Federazione lettone si accorge subito del suo talento e lo sprona a continuare ad allenarsi, fino a raggiungere la maglia della nazionale e un ingaggio in Italia, a Torino. Certo l’inserimento non è facile, ma ancora una volta è la saggezza della nonna ad incoraggiarlo, a convincerlo a studiare inglese e italiano; al resto pensa ora l’Hb, la sua nuova famiglia.
Domani Dimas parteciperà alla Giornata Paralimpica con tutta la sua voglia di vivere, giocare e vincere. Vedrà altre esibizioni di atleti in carrozzina: di rugby (dalla Svizzera), danza (i campioni d’Italia), bocce (il progetto «Nessuno è bocciato»); e discipline che forse vorrà provare, come lo sci, il canottaggio, l’handbike. Conoscerà campioni come Paolo Viganò, Alvise De Vidi e Francesca Fenocchio e le loro medaglie paralimpiche e mondiali; assisterà alla premiazione della scuola (attesi circa 400 studenti) che avrà preparato il miglior tifo. Domani Dmitrijs Rukavisnikovs avrà la conferma che essere disabili e vincere nello sport è possibile."
Questo è il video di presentazione della giornata:

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